Autunno a Torino: le mostre da non perdere
L'aria fresca di settembre avvolge la città e Torino si prepara ad una nuova stagione ricca di cultura. Mentre le foglie dorate danzano sui viali alberati, i musei aprono le loro porte a mostre imperdibili, pronte ad affascinare e stupire i visitatori. Che siate appassionati d'arte, fotografia, o di storia, la stagione autunnale a Torino vi regalerà un'esperienza indimenticabile.
In questo articolo, vi guideremo attraverso alcune delle mostre più interessanti che potrete ammirare tra le mura dei palazzi storici e nei moderni spazi espositivi torinesi. Preparatevi a vivere un autunno all'insegna dell'arte a Torino, un'occasione unica per immergervi nella bellezza e lasciarvi ispirare dalla creatività che anima questa magica città.
Scopri le mostre più interessanti a Torino per l'autunno '24-25
Margaret Bourke-White. L’opera 1930-1960 e Bar Stories on Camera
Camera Centro Italiano per la Fotografia
Fino al 6 ottobre 2024
Dopo il successo delle mostre dedicate alle grandi pioniere della fotografia e, CAMERA offre una nuova esposizione che vede protagonista un’altra grande maestra della fotografia del Novecento: l’americana Margaret Bourke-White. Un percorso espositivo che, attraverso circa 150 fotografie, racconterà il lavoro, la vita straordinaria e l’altissima qualità degli scatti capaci di raccontare la complessa esperienza umana sulle pagine di riviste a grande diffusione – di cui la mostra presenta una ricca selezione – superando con determinazione barriere e confini di genere.
Nella Project Room si può ammirare la terza tappa della mostra Bar Stories on Camera, realizzata in collaborazione con Galleria Campari e Magnum Photos: un racconto per immagini, dagli anni Trenta all’inizio degli anni Duemila, del mondo del bar e di quella cultura della convivialità di cui Campari è portavoce dal 1860.
Le mostre da non perdere a Torino: Margaret Bourke-White da Camera
Fly on the Wall e Il peut pleurer du ciel
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Fino al 13 ottobre
Fly on the Wall è prima mostra personale in Italia di Danielle McKinney (1981, Montgomery, Alabama, USA). Ospitata dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, la mostra propone un ciclo di dipinti realizzati appositamente dall’artista per questa occasione, insieme a una ristretta selezione di lavori già esistenti. Nel mondo anglosassone, la frase “fly on the wall” (mosca sul muro) è spesso utilizzata come metafora per descrivere l’osservazione di una determinata situazione senza che il soggetto sia notato o coinvolto. Questo implica l’abilità di assistere a eventi e conversazioni nella maniera più autentica, senza filtri, offrendo prospettive e visioni uniche di ciò che avviene a porte chiuse. Essere una “mosca sul muro”, un osservatore invisibile del comportamento umano, permette di acquisire conoscenze e comprensioni preziose.
Il peut pleurer du ciel, è la mostra personale di Binta Diaw (Milano, 1995) co-organizzata e co-prodotta in collaborazione di Associazione Genesi, nell’ambito della terza edizione di Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani promosso dalla medesima associazione. Il progetto è concepito come un’immersione multisensoriale che affronta la complessa questione della migrazione e della sua storia tra due continenti: Africa ed Europa. Urgente questione politica ed economica attuale, la migrazione è anche un tema filosofico profondo in cui si intrecciano identità, patrimonio culturale e immaginazione.
Gli ospiti dell'hotel hanno diritto ad una tariffa ridotta, al check in possono richiedere la cartolina in reception da presentare alle casse del museo.
Antonio Biasiucci. Arca
Gallerie d'Italia – Torino
Fino al 6 gennaio 2025
Alle Gallerie d'Italia è in mostra il fotografo Antonio Biasiucci, con oltre 250 fotografie esposte. La mostra "Antonio Biasiucci. Arca" si colloca all'interno del progetto “La Grande Fotografia Italiana” che rende omaggio ai grandi maestri della fotografia del Novecento del nostro paese. Antonio Biasiucci (Dragoni, 1961) è tra i fotografi più interessanti e innovativi del nostro tempo, persegue ormai da molti anni una pratica che si ispira a una versione assoluta del linguaggio.
The Rabbit Inhabits the Moon
MAO - Museo d’Arte Orientale
Fino al 23 marzp 2025
In occasione del 140° anniversario dell’accordo diplomatico tra Corea e Italia, dal 19 ottobre il MAO ospita "The Rabbit Inhabits the Moon". La mostra mette insieme opere di artisti coreani contemporanei, parte della collezione NJP e opere di artisti italiani di fama internazionale, attivando un dialogo dinamico che riflette l’evoluzione del panorama culturale e artistico di entrambi i Paesi. Inoltre, include una selezione di oggetti coreani antichi appartenenti a istituzioni coreane quali il Museo d’Arte di Gwangju e il Museo di Storia di Seoul e ad altri musei d’arte asiatica in Italia e in Europa, come il Musée Guimet di Parigi e il Museo delle Civiltà (MuCIV) di Roma.
Gli ospiti dell'hotel hanno diritto ad una tariffa ridotta, al check in possono richiedere la cartolina in reception da presentare alle casse del museo.
Ayrton Senna Forever
MAUTO - Museo Nazionale dell'Automobile Torino
Fino al 3 novembre 2024
Nella ricorrenza dei trent’anni della scomparsa di Ayrton Senna, il MAUTO dedica al pilota brasiliano una grande mostra che, della sua vita, intende approfondire due aspetti: la storia sportiva del campione e quella privata di un uomo che ha conquistato il cuore di milioni di appassionati in tutto il mondo. La mostra raccoglie le auto più significative guidate da Senna nel corso della sua carriera, dalla prima Formula Ford all’ultima Williams. Le vetture sono corredate da documenti, pubblicazioni e memorabilia: tra questi, la più completa raccolta delle tute da corsa e dei caschi del pilota e la più ampia selezione di tutte le pubblicazioni uscite, nel mondo, su Ayrton Senna.
Gli ospiti dell'hotel hanno diritto ad una tariffa ridotta, al check in possono richiedere la cartolina in reception da presentare alle casse del museo.
Le mostre da non perdere a Torino: Ayrton Senna Forever da MAUTO
GALAVERNA, Storie di Matrimonio e Insurrezioni. Fotografie di una protesta
Flash Back Habitat
Fino al 10 novembre 2024
Nell’arte di Massimo Sacchetti, la natura è l’origine e lo strumento che modella l’opera. Il legame con il territorio d’origine, Gressoney-Saint-Jean, costituisce la struttura portante delle sue galaverne. L’artista coglie nel trascorrere del tempo e nel mutare delle stagioni la materia e la suggestione, lo scalpello e la mano che plasmano le sculture. Proprio da qui scaturisce la Galaverna che dà il nome alla mostra: quel fenomeno atmosferico che si verifica quando, tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, la temperatura inizia ad abbassarsi e dalla brina si creano dei veri e propri cristalli naturali, forme fugaci e fragili eppure straordinarie, frammenti di ghiaccio che si depositano sui rami, sull’erba, componendo una geografia naturale dalle tinte fiabesche, oniriche. L’ispirazione dell’artista nasce da queste visioni e dalla volontà di immortalare un fenomeno che diversamente sarebbe solo effimero, incastonando su legno di larice l’allusione a questo spettacolo naturale. Le sculture sono infatti realizzate con lamine sottili di resina trasparente e graniglia di vetro di Murano.
Fino al 29 settembre 2024
Da FlashBack Habitat è anche possibile ammirare la mostra fotografica "Storie di Matrimonio" una lente di ingrandimento sul quartiere più popoloso, vivace e stratificato di Torino: Barriera di Milano. Storie di Matrimoni, è la rappresentazione di un preciso momento della vita, raccontato attraverso il linguaggio fotografico. Gli scatti in mostra ci accompagnano nell’evoluzione del mezzo e delle tecniche utilizzate dagli anni ‘50, quando le cerimonie erano una vera e propria festa ufficiale ed era emozionante anche l’attesa dell’album fotografico, fino ad oggi, con la seconda immigrazione e i suoi nuovi riti, nuovi costumi, nuovi volti, ma anche nuove speranze.
E "Insurrezioni. Fotografie di una protesta" la mostra tripersonale che, seguendo un percorso non uniforme, racconta, a stanze alternate, tre tempi, tre proteste e tre modi di documentare l’insurrezione. Tre sono quindi i simboli che identificano le storie e gli autori: Chris Suspect con "Path to insurrection", Enrico Gili con "Yellow! A pacific revolution behind an umbrella Hong Kong 2014 – 2019" e Angelo Quattrocchi con "Wounded Knee - Indians to the rescue".
William Blake e l’Età del fantasy romantico e Tolkien. Uomo, Professore, Autore
Reggia di Venaria Reale
Fino al 2 febbraio 2025
William Blake (1757-1827) è un personaggio di spicco dell'arte e della letteratura britannica. Ignorato quando era in vita, le sue opere visionarie in pittura, stampa e acquerello hanno ispirato intere generazioni e sono ora riconosciute come contributo unico alla cultura mondiale. La mostra propone una selezione delle sue opere più belle, dalla collezione del Tate UK, e saranno esposte accanto a quelle degli artisti che più lo hanno ispirato, tra cui Henry Fuseli, Benjamin West e John Hamilton Mortimer. La mostra "William Blake e l’Età del fantasy romantico", che viene inauguarata il 30 ottobre, offre una visione entusiasmante di un’epoca di straordinaria originalità e innovazione dell'arte britannica.
Fino al 19 gennaio 2025
Dal 15 ottobre la Reggia di Venaria Reale ospita una mostra dedicata alla vita privata e sociale, nell’attività accademica e all’arte della narrazione dello scrittore britannico John Ronald Reuel Tolkien. Una mostra composta da oggetti, libri e lettere, accompagnate da immagini e supporti digitali, è un viaggio alla scoperta del narratore della Terra di Mezzo.
Berthe Morisot. Pittrice impressionista. e Maria Morganti
GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea Torino
Fino al 9 marzo 2025
Nell’anno internazionalmente dedicato all’Impressionismo, dal 16 ottobre, la GAM presenta la mostra “Berthe Morisot. Pittrice impressionista”, che celebra la storia e il percorso artistico dell’unica donna tra i fondatori del movimento impressionista. La mostra, in collaborazione con il Musée Marmottan Monet di Parigi, illustra il legame di Morisot con la poetica del movimento e fa emergere il suo personalissimo timbro nel cogliere la labilità dell’attimo, a simbolo della fragilità dell’esistenza, capace di rappresentare con grazia gli elementi della natura e della realtà. L’allestimento della mostra accoglie anche un display, appositamente ideato per il percorso espositivo, di Stefano Arienti, artista italiano tra i più riconosciuti, che crea un confronto con Morisot e i valori del linguaggio impressionista.
Mentre dal 30 Ottobre 2024 viene inaugurati la prima grande antologica museale dedicata a una delle più influenti artiste della scena pittorica italiana: Maria Morganti. Una mostra che si svilupperà come un’unica installazione performativa fatta del lento depositarsi di tempo e cromie. Nell’opera di Morganti è l’esistenza che lascia segno del suo passaggio attraverso la materia cromatica. “Il mio lavoro ha in sé l’esperienza del colore, il colore inteso come entità fisica, come traccia della vita”.
Gli ospiti dell'hotel hanno diritto ad una tariffa ridotta, al check in possono richiedere la cartolina in reception da presentare alle casse del museo.